Come annunciato già lo scorso maggio, è definitivamente entrato in vigore dal 30 luglio il nuovo decreto interministeriale che regolamenta i centri estetici. Parola d’ordine: sicurezza. Sia per i clienti che per gli operatori del settore.
Riempendo un vuoto normativo di 21 anni, il decreto del ministero dello Sviluppo economico e del ministero della Salute, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 163 del 15 luglio 2011, riprende alcune direttive contenute nella legge 1 del 1990, che lasciava una serie di lacune prima d’ora mai risolte. In particolare, le novità riguardano le lampade abbronzanti, per le quali il decreto prevede l’utilizzo dei macchinari soltanto da parte di personale esperto in grado di valutare i pericoli, mentre ne vieta il consumo da parte di minori di 18 anni, donne in gravidanza e soggetti che hanno la pelle molto sensibile.
Aggiornato anche l’elenco delle apparecchiature “estetiche” riportato nella legge 1 del 1990. Per ognuna di esse il nuovo decreto fornisce una scheda tecnico-informativa con finalità di utilizzo in campo estetico, modalità di esercizio, cautele d’uso e conoscenze specifiche per l’utilizzatore di ciascuna tipologia di apparecchio.
“Si tratta di un notevole passo avanti, soprattutto per quanto riguarda due ambiti di pratica estetica in crescente e tumultuosa espansione: abbronzatura artificiale e trattamenti con l’utilizzo di apparati laser. Le apparecchiature impiegate nei centri estetici, a seconda del tipo di energia erogata, possono esporre il cliente e, in alcuni casi, l’operatore che le utilizza a varie tipologie di rischio (elettrico, meccanico, termico, da radiazioni, da vibrazioni), con potenziali effetti sullo stato di salute dell’esposto, in termini di danni immediati o, in alcuni casi, a lungo termine“
ha commentato Carlo Grandi, ricercatore del dipartimento di Medicina del Lavoro dell’INAIL.
Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, spiega che
“ora i gestori si dovranno adeguare e dovranno adottare numerose misure che riguarderanno obblighi di sicurezza ed informativi che non erano previsti prima dell’emanazione della norma”.