Un nuovo rimedio per la cura delle ginocchia colpite da artrite giunge dal ricorso alle cellule staminali contenute nel cordone ombelicale, che possono essere utilizzate da parte dei medici per la generazione di nuova cartilagine, grazie alla creazione a partire dalle staminali stesse di una particolare sostanza gelatinosa.
La valutazione di un simile trattamento si trova al momento in corso e gli esperti ritengono che esso possa sostituire in futuro un vero e proprio intervento chirurgico, in quanto il ricorso alle cellule staminali pare possa favorire la rigenerazione naturale della cartilagine, in particolare a livello delle articolazioni del ginocchio.
La cartilagine agisce attutendo gli urti nei confronti delle articolazioni e permette alle ossa di scivolare una accanto all’altra senza provocare dolore, ma quando, soprattutto a causa dell’età, la cartilagine si assottiglia, gonfiore e dolore possono comparire. Una volta danneggiata, la cartilagine delle articolazioni difficilmente si rinnova in maniera autonoma e per questo motivo gli esperti hanno ritenuto opportuno ricorrere alle staminali.
Le staminali sono infatti considerate come dei punti di partenza in grado di trasformarsi in un’ampia varietà di cellule differenti, a seconda delle necessità dell’organismo. Alcuni esperti hanno verificato come le cellule staminali presenti nel cordone ombelicale siano più adatte alla rigenerazione della cartilagine rispetto alle staminali adulte.
I ricercatori lavorano su cellule staminali ricavate da cordoni ombelicali provenienti da donatori. Esse, in laboratorio, vengono trasformate in una sostanza gelatinosa, da applicare attraverso particolari tecniche chirurgiche nell’area danneggiata.
A Chicago, in Corea e nel Massachusetts al momento decine di pazienti si trovano sottoposti a sperimentazione in proposito, in modo che gli esperti possano stabilire se sia maggiormente conveniente ricorrere a cellule staminali adulte o provenienti dal cordone ombelicale di un donatore. A parere di Alan Silman, direttore medico di Arthritis Research UK, entrambe le tecniche presenterebbero sia dei vantaggi che degli svantaggi ancora da valutare.
Marta Albè
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