stitichezza

Stipsi: cause, sintomi e rimedi

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La stipsi o stitichezza è un problema che può interessare persone di ogni età e consiste in una difficoltà nel transito intestinale delle feci. Permanendo a lungo nell’intestino, vanno incontro a un riassorbimento del contenuto acquoso e a un indurimento che porta a un aumento delle difficoltà nella defecazione.

Le cause che possono portare alla comparsa di questo spiacevole problema sono numerose e vanno da un’alimentazione errata, povera di fibre, a vere e proprie patologie che richiedono l’intervento di uno specialista.

Nei casi meno gravi, in presenza di stipsi transitoria, è possibile ricorrere a rimedi naturali o assumere un lassativo. In commercio vi sono diversi tipi di lassativi disponibili, sotto forma di capsule, grani, fiale, supposte o soluzioni rettali. In grado di fornire una risposta immediata al problema, devono essere assunti per breve tempo e solo quando necessario. Laddove invece il problema risultasse persistente o manifestasse sintomi gravi, sarebbe necessario rivolgersi prontamente a un medico.

In questo articolo andremo a scoprire quali sono le cause più comuni della stitichezza e i sintomi ai quali prestare attenzione. Per finire, andremo a scoprire i rimedi che possono aiutare a prevenire e risolvere il problema.

Stipsi: le cause principali

Tra le molteplici cause che possono portare alla comparsa di stitichezza, le più comuni sono:

  • scarsa idratazione;
  • alimentazione povera di fibre;
  • eccessivo consumo di lassativi;
  • sedentarietà;
  • assunzione di alcuni farmaci.

A queste cause, sulle quali è possibile avere un controllo diretto, se ne aggiungono altre legate a patologie o malattie di diverso genere. Tra le tante rientrano la sindrome dell’intestino irritabile, la celiachia, le malattie neurologiche e alcuni tipi di tumori.

Sintomi e complicanze

La stipsi si manifesta, in primo luogo, con un ritardo nella defecazione o un’evacuazione incompleta, associata a sforzo eccessivo, feci dure, caprine o filiformi e sensazione di pesantezza. A questi sintomi caratteristici possono associarsene numerosi altri, variabili da persona a persona, nonché in base alla causa scatenante. In particolare, possono aversi crampi e gonfiore addominale, nausea e vomito.

Non mancano inoltre le possibili complicanze, derivanti dallo sforzo eccessivo o dall’accumulo di feci nell’intestino.  Tra le più comuni rientrano il prolasso delle emorroidi o del retto, la fissurazione anale, la comparsa di ragadi anali e la formazione di fecalomi.

Prevenire e curare la stitichezza

Tanto per cominciare, è importante ricordare che, in presenza di patologie primarie o secondarie che possono portare alla comparsa di questo problema, nonché in caso di sintomi gravi, ripetitivi o persistenti, è fondamentale evitare il fai da te e ricorrere subito all’aiuto del proprio medico curante.

In assenza di patologie pregresse, è possibile prevenire la comparsa di stipsi o contrastarla se già presente attraverso:

  • un’alimentazione corretta, ricca di frutta e verdura;
  • il consumo quotidiano di un quantitativo sufficiente di acqua;
  • l’attività fisica, anche di intensità lieve o moderata.

Queste buone abitudini favoriscono la motilità dell’intestino e il transito intestinale e, quando necessario e senza superare le dosi consigliate, possono essere abbinate all’assunzione di lassativi, integratori o preparati erboristici per ottenere risultati immediati.

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