Il 40% degli italiani è a rischio di stress ossidativo. È quanto è emerso dal convegno nazionale “Lo Stress ossidativo, danno cellulare e ipossia. Invecchiamento e prevenzione” svoltosi a Genova. L’incontro è stato condotto da Luigi Iorio, presidente dell’Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo.
Si tratta di una patologia legata a vari fattori: il consumo di alcol, il sovrappeso, l’eccessiva attività sportiva, e favorisce i tumori alla cavità orale, faringe, laringe, esofago, colon, fegato, mammella e l’insorgere di oltre 100 diverse malattie.
Ma cosa accomuna abitudini apparentemente così differenti? A causare lo stress ossidativo è l’aumento dei radicali liberi nel nostro organismo connessi proprio a tali abitudini. Possono ritrovarsi in atomi o gruppi di atomi, e se in grandi quantità hanno la capacità di danneggiare i lipidi, i globuli rossi, fino al dna delle cellule degli organi.
Ma un altro nemico è costituito dalle bibite gassate. Secondo un recente studio svolto presso l’Università di Harvard, anche le bibite possono accelerare il processo di invecchiamento cellulare, a causa dell’acido fosforico in esse presenti. Studiando il comportamento di alcuni topi, gli studiosi hanno dimostrato come tale sostanza, che dà quel sapore particolare alle bibite gassate, fa “avvizzire” la pelle e i muscoli, coinvolgendo anche il cuore e i reni.
Il consiglio del professor Iorio è il solito: seguire una corretta alimentazione ricca di antiossidanti come frutta, verdure, alimenti ricchi in vitamine, evitare gli eccessi di alcol, evitare il fumo, praticare un’attività fisica costante ed esporsi con cautela ai raggi del sole. Infine, rivolgersi al farmacista. Afferma Iorio: “Il farmacista può costituire il primo filtro all’abuso di tante formulazioni miracolose che, assunte in maniera non controllata, possono essere talvolta causa di seri danni alla salute“.
Francesca Mancuso