Tasse sul fumo e sulle lampade abbronzanti. I giovani dicono di sì.
La proposta, lanciata dall’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) durante il Congresso dell’European Society for Medical Oncology, svoltosi a Milano, di aumentare di 1 euro ogni pacchetto di sigarette e ogni seduta abbronzante, piace ai giovani.
Lo ha rivelato un sondaggio condotto su 300 under 25. L’80% degli intervistati si è dichiarato a favore della cosiddetta “tassa della salute”, e tra essi anche molti fumatori.
Secondo l’Aiom, mentre in tutta l’Europa la mortalità dovuta al cancro è in diminuzione, in controtendenza aumentano i casi di tumore al polmone soprattutto fra le donne, così come aumentano i caso di melanoma fra gli uomini.
Da qui l’idea di imporre una sorta di dazio sulla salute. Per i giovani i rischi connessi al fumo sono conosciuti ma spesso ignorati così come quelli legati all’eccessiva esposizione a lampade solari. Basti pensare che il loro uso prima dei 35 anni può aumentare del 75% il rischio di contrarre il melanoma.
Ma a cosa serve aumentare di un euro lampade e sigarette? Secondo l’Aiom solo può portare come effetto diretto a un calo della mortalità per tumore del polmone e melanoma, ma a livello economico comporta un un guadagno minimo di 4,5 miliardi l’anno (tanto quanto i pacchetti di sigarette venduti ogni anno in Italia), da poter reinvestire nel settore dell’assistenza oncologica.
Il presidente dell’Aiom, Carmelo Iacono, ha commentato: “Ogni malato di cancro al polmone costa al sistema 200 mila euro, una cifra che si potrebbe ridurre investendo di più in prevenzione“.
Ottima iniziativa: ma solo 1 euro non è un po’ poco?
Francesca Mancuso