Se sei solito lavorare col PC portatile sulle gambe? Preferisci il tuo comodo divano ad una normale sedia da ufficio? Stai attento quantomeno alla tua pelle, potrebbe decolorarsi e raggiungere un effetto toast.
Sembra una sciocchezza ma in realtà non lo è. Se lavorare troppe ore al PC provoca rughe e doppio mento, lo stesso computer, se a contatto con la pelle nuda, potrebbe anche produrre macchie sbiadite, innocue per la salute ma difficili da eliminare. Gli esperti la chiamano sindrome da tostapane.
Ed è proprio questo disturbo, l’oggetto di studio di una ricerca dell’Università di Basilea (Svizzera), diretta dai dottori Andreas Arnold e Peter Itin e pubblicata su “Pediatrics”.
L’indagine parte dal caso di un ragazzo svizzero il quale si è rivolto al suo medico curante dopo aver notato la comparsa di macchie pallide sulla sua gamba, macchie simili a quelle generate dalla troppa esposizione al sole. Dopo un accurato colloquio col giovane, gli studiosi hanno scoperto come egli avesse l’abitudine di giocare per molte ore tenendo il computer sulla gamba.
L’episodio del giovane svizzero, però, non è un caso isolato. Già nel 2007, in Virginia, una donna presentava gli stessi sintomi e anche quella volta si è scoperto come la causa fosse il PC. La giovane americana passava più di sei ore col portatile sulle gambe.
Meno fortunato è stato un altro uomo che tendeva a passare lunghi periodi con il computer acceso. Stavolta però a surriscaldarsi non è stata la sua gamba bensì i suoi “gioielli di famiglia”. La temperatura dello scroto aveva raggiunto una temperatura tale da richiedere l’intervento dei medici.
Ma attenzione. Molti sono gli oggetti che potrebbero provocare tale sindrome: in sostanza ogni aggeggio che, tenuto a lungo acceso, si surriscaldi in modo tale da non provocare vere e proprie ustioni ma solamente delle macchie sulla cute. E non è detto poi che queste siano così innocue. A lungo andare infatti, essendo la nostra pelle molto delicata, si potrebbero generare delle cellule tumorali. Casi rarissimi ma non per questo da ignorare.
Quindi, conviene stare bene attenti al tempo che si passa al PC e soprattutto a dove lo si poggia. Sarebbe meglio tornare al vecchio piano della scrivania, forse meno comodo e non di tendenza, ma alla larga da simili patologie. Ma se proprio non potete fare a meno di bivaccare sul vostro sofà col PC sulle gambe, utilizzate almeno un piano che faccia da schermo tra pelle e calore.