Il sangue può aiutare a monitorare le reazioni alle terapie dei pazienti malati di tumore ai polmoni.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, infatti, la risposta ai trattamenti sarebbe facilmente misurabile dal conteggio di alcune cellule che circolano nel sangue, senza bisogno di esami invasivi.
Si tratta delle Ctc (circulating tumor cells), le cellule tumorali presenti nel sangue che, se superano le cinque unità, indicano che il tumore è più aggressivo del previsto e che la terapia non sta funzionando o va modificata.
I ricercatori del The Christie cancer centre di Manchester sono arrivati a questa conclusione monitorando le Ctc in 101 pazienti, prima e dopo la terapia: per quelli in cui il numero di cellule aumentava dopo i trattamenti, c’era effettivamente una più alta possibilità di morire.
“La nostra ricerca fornisce un metodo per monitorare le terapie e capire quanto sia aggressivo un tumore“, hanno spiegato gli autori, “c’è il potenziale per disegnare i trattamenti sul paziente, e per trovare nuovi modi per curare la malattia“.
Eleonora Cresci