tumore ai polmoni

Tumore polmone: una tac spirale per la diagnosi precoce

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Tumore al polmone, diagnosi precoce: via libera dagli Stati Uniti alla Tac spirale seguita da un esame del sangue (test che gli esperti hanno valutato su 50mila soggetti a rischio per tre anni), strada “codificata” nelle linee guida dell’American cancer society.

In questo modo la mortalità per il tumore al polmone si potrebbe dimezzare, individuando in maniera precoce i soggetti a rischio.

LA TAC SPIRALE. È un esame molto accurato che rileva la presenza di un nodulo polmonare con una frequenza 7 volte maggiore rispetto alla radiografia del torace e senza mezzi di contrasto. Una tac spirale a basso dosaggio, spiega Massimo Bellomi, radiologo dell’Istituto Europeo di Oncologia, “si esegue in 6 secondi e i livelli di esposizione alle radiazioni ionizzanti sono inferiori al 70% della dose raccomandata per gli studi diagnostici dalle normative europee e dalle leggi italiane“.

IN ITALIA. Le linee guida americane confermano gli studi di Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Ieo. In principio fu lo studio Cosmos, che – partito nel 2004 su 5.200 fumatori – rivelò che i pazienti sottoposti a Tac spirale hanno una mortalità inferiore del 20% rispetto ai pazienti sottoposti solo alla radiografia del torace. Oggi parte oggi Cosmos II, allo scopo di validare anche la novità dell’esame per individuare i frammenti di Rna tumorali circolanti nel sangue, segnale dell’avvio di un tumore e non del suo consolidamento.

Ma Giulia Veronesi lancia un appello: “Mancano ancora settemila volontari per raggiungere quota 10mila tra fumatori o ex fumatori, con più di 55 anni di età e che abbiano consumato almeno 20 sigarette al giorno per almeno 30 anni: per loro tac spirale a basso dosaggio ed esame del sangue per cercare marcatori biologici del tumore al polmone. Si può partecipare chiamando il numero 02.64107700“.

Novità del Cosmos II è il test del micro-rna nel sangue. Secondo Pier Paolo Di Fiore, medicina molecolare dello Ieo, “i nostri studi hanno dimostrato che può indicare la presenza di cancro al polmone in fase iniziale e distinguere tra noduli benigni e maligni. Ma va validato e Cosmos II serve anche a questo. Così un domani un semplice e poco costoso esame del sangue potrà essere il vero test di diagnosi precoce“.

Allo studio, finanziato dalla Fondazione Veronesi e dall’Airc, partecipano altri 6 centri oltre lo Ieo: Centro oncologico fiorentino di Sesto Fiorentino, San Camillo Forlanini di Roma, Ospedale Mazzini di Teramo, Ospedale S.Spirito di Pescara, Ismett di Palermo.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania