Tumore alla prostata: un nuovo medicinale in compresse, in grado di allungare la vita dei pazienti in fase avanzata, è ora disponibile in Italia. Si tratta di un farmaco definito come una opzione terapeutica innovativa rivolta ai pazienti in fase metastatica, che può migliorare la qualità della vita dei malati e prolungare la loro sopravvivenza.
Il nuovo medicinale è considerato come parte di una nuova classe di farmaci indicati per i pazienti affetti da tumori in fase avanzata. Si tratta di un farmaco non chemioterapico e con azione mirata. La sua azione si rivolge direttamente al processo di autoalimentazione del tumore.
Le sperimentazioni relative agli effetti del farmaco sui tumori risalgono al 2011, lo stesso anno in cui le autorità europee ne hanno decretato l’approvazione, a seguito dei risultati positivi ottenuti su pazienti affetti da tumore alla prostata in fase avanzata. Gli effetti collaterali sono stati definiti lievi. La tollerabilità della cura è buona ed il prolungamento della vita è di circa cinque mesi.
Il nuovo medicinale ha effetti palliativi sul dolore e può essere assunto sotto forma di compresse. L’elevato livello di tollerabilità è stato giudicato da parte degli esperti come un aspetto importante, in quanto tale farmaco è solitamente rivolto a pazienti fragili ed in età avanzata, che potrebbero presentare anche altre problematiche di salute, ad esempio a livello renale, cardiaco o epatico.
Finalmente l’approvazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco per il nuovo medicinale è arrivata ed ora i medici sperano che esso possa risultare rapidamente disponibile in tutti gli ospedali, senza rallentamenti o ostacoli di tipo burocratico. Il farmaco entra in gioco quando il tumore diventa resistente alla chemioterapia, con un azione potente ed efficace. A fronte dei 36 mila nuovi casi di carcinoma prostatico registrati in Italia ogni anno, il nuovo farmaco potrebbe costituire una speranza di miglioramento delle proprie condizioni di salute per molti malati di tumore.
Marta Albè
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