Essere donna non rappresenta un privilegio, ma un diritto fondamentale, e l’accesso all’igiene mestruale è parte integrante di questo diritto. Quando parliamo di “povertà mestruale”, non ci riferiamo solo alla difficoltà nell’accedere a prodotti igienici come assorbenti, tamponi o coppette, ma a un insieme più ampio che include acqua, sapone e tutto il necessario per prendersi cura della propria salute. Nella settima puntata del podcast di GreenMe LENTI, è stata dedicata attenzione a questa tematica, alle donne senza un tetto sulla testa e su Rafaella de Bona Gonçalves, che ha lavorato affinché anche per loro fosse garantito un minimo di dignità.
ASCOLTA QUI la puntata “Cicli di povertà”
La povertà rappresenta una condizione che umilia e mortifica la vita delle persone. È un dolore costante vissuto tra cartoni accatastati e l’indifferenza di chi non ci vede. La vita di un senzatetto è una sorta di ghetto in mezzo alla città, un oblio, una dimenticanza.
Queste persone esistono, sono uomini e donne, ognuno con le proprie necessità, comprese quelle fisiologiche. L’igiene è fondamentale, così come affrontare il ciclo mestruale, una realtà che per noi può essere solo un fastidio mensile, ma che per loro rappresenta una sfida quotidiana.
Avete mai pensato a come affrontano le mestruazioni le donne senza dimora? Sperimentano dolori atroci in condizioni precarie, cercando di gestire la situazione con coperte sporche, gambe strette e movimenti limitati per cercare di sporcare il meno possibile. Come possono affrontare questa sfida? Non hanno soldi da spendere per gli assorbenti e rubarli è un’opzione impensabile. È qui che entrano in gioco soluzioni come i tamponi biodegradabili fatti con scarti di banana, che riducono i rifiuti e aiutano le donne più bisognose.
Nel 2019, la giovane designer brasiliana Rafaella de Bona Gonçalves si è dedicata a trovare soluzioni concrete per raggiungere uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: porre fine alla povertà in tutte le sue forme. Si è concentrata sui problemi dei senzatetto e ha ideato i tamponi biodegradabili in fibra di banana, chiamati “Maria”, un’innovazione che può essere utilizzata da chiunque, anche da chi non ha una casa fissa.
Questi tamponi ecologici sono disponibili in forma di rotolo, simili alla carta igienica. Per creare un tampone, basta srotolare un segmento, separarlo e arrotolarlo. Sono estremamente pratici perché è possibile adattarne le dimensioni in base alle proprie esigenze di flusso mestruale. Si tratta di una soluzione igienica, funzionale e universale che rispetta il nostro Pianeta.
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