Influenza, un fastidio per tutti. Tosse, dolori alle ossa, congestione nasale non fanno sicuramente piacere.
Ma vi siete mai chieste perché gli uomini, ogni volta che beccano un malanno di stagione, sembrano sul punto di tirare le cuoia, lamentando ogni più piccolo malessere?
A tentare di spiegare questa particolarità che coinvolge il sesso forte (ma lo sarà poi davvero a questo punto?) ci ha pensato uno studio realizzato in Corea del Sud, che ha ribattezzato l’influenza dei maschietti “man flu“.
E allora? Cosa spingerebbe gli uomini a lamentarsi come se fossero sotto tortura e a diventare intrattabili anche quando il termometro segna una leggerissima febbre? Secondo gli studiosi, alla base di questo atteggiamento, vi sarebbe lo stress accumulato sul lavoro. Lo studio ha coinvolto 1.200 operai che operavano in 40 diverse aziende sud-coreane e ha evidenziato come potenzialmente sia lo stress lavorativo maschile ad influenzare negativamente le reazioni degli uomini nei confronti di raffreddore e influenza.
Dallo studio è emerso inoltre che l’esagerazione dei sintomi riguarda il 74% degli uomini colpiti da influenza e comporta il fatto che essi percepiscono la propria condizione fisica peggiore di quanto non sia in realtà.
Ad aggravare questo atteggiamento pare sia anche il tipo di occupazione svolta. È stato rilevato infatti che più si hanno problemi sul posto di lavoro, più si è vulnerabili alla man flu. Inoltre, stando alle cifre, gli uoomini che si percepiscono vittime della situazione lavorativa avrebbero il 42% di probabilità in più di ammalarsi, mentre per quelli che si sentono privi del corretto supporto sociale tale cifra raggiunge il 40%.
Al di là di ogni ironia, probabilmente c’è un legame tra lo stress e la facilità con cui ci si ammala. Lo ha confermato anche Olivia Carlton, della Society of Occupational Medicine, secondo cui lo stress in generale ha un forte impatto sulle difese immunitarie.
Ma un interrogativo automaticamente si pone: solo gli uomini sono stressati? Perché le donne, soprattutto quelle che lavorano, pur accumulando una quantità di stress pari se non superiore rispetto a quella dei colleghi maschi, non si lamentano allo stesso modo?
Francesca Mancuso