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Monica: Capri – Sorrento a nuoto contro il diabete

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Sette ore di traversata, da Capri a Meta di Sorrento per dimostrare che col diabete si può fare sport, e si può anche vincere. La protagonista è Monica Priore, nuotatrice 34enne originaria di Mesagne, in provincia di Brindisi.

Affetta da diabete mellito da quando aveva 5 anni, la donna ha percorso i 21 chilometri che dividono l’isola di Capri da Meta senza mai arrendersi. 21 km in 7 ore per dare un esempio di coraggio e voglia di vivere, nonostante le difficoltà che una malattia come il diabete può porre.

Così, partita alle 10 del mattino di ieri, anche se il mare non era dei migliori, Monica ha nuotato con determinazione fino al Lido Resegone, dove ad attenderla tra gli appluasi c’erano anche i genitori, cui ha dedicato l’impresa.

Alla fine della traversata ha poi raccontato: “L’inizio e la fine sono stati i momenti più difficili. Nel mezzo tante avversità che però non mi hanno fermata. Sono stata costretta ad alcuni stop momentanei per problemi allo stomaco ma di ritirarmi non l’ho mai pensato“.

Soffrire sì, ma fermarsi mai. È questo il motto di Monica, che non è nuova a questo genere di imprese. Qualche anno fa ha infatti attraversato lo stretto di Messina a nuoto. E tutto per dimostrare che la malattia non deve essere un limite, ma una spinta in più: “Con il diabete – spiega – si può gareggiare e vincere, seguendo una preparazione fisica adeguata e gestendo con attenzione i valori glicemici. Io non sono superman: ho le crisi ipoglicemiche, mi devo controllare la glicemia 12 volte al giorno, ma ho imparato a conoscere e a gestire la mia malattia e non permetto che sia lei a prendere il sopravvento sulla mia vita”. Basta seguire degli accorgimenti e non mollare. E soprattutto come ricorda la giovane donna “è fondamentale non perdere mai la fiducia“.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.