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Cure palliative, si studia il nuovo ddl

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Siamo i primi in Europa sulle cure palliative per i bambini malati di tumore. Lo riferisce il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta.

Per chi non lo sapesse, quella delle cure palliative è una specifica forma di assistenza verso i malati terminali. Ma non solo. La Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio, che da anni si occupa del problema, le definisce in questo modo: “Le cure palliative sono destinate a soddisfare i bisogni del malato non guaribile e della sua famiglia, non tralasciando nulla di ciò che potrebbe provocare dolore fisico, psichico, spirituale.Ciò significa prevenire e contenere i sintomi tipici delle malattie irreversibili, ma anche garantire il miglior supporto psicologico, spirituale e sociale alla persona malata e alla sua famiglia“.

Quale miglior modo se non quello di curare i piccoli pazienti in casa propria, in mezzo ai propri familiari? Ed è questo l’obiettivo del ddl 1171, che prevede una rete di assistenza domiciliare per i piccoli ammalati.

Al momento il ddl si trova in terza lettura alla Camera, ma già il mondo politico, durante il convegno svoltosi ieri e organizzato dalla Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio, ha espresso la propria adesione al progetto che prevede appunto l’istituzione di una rete di assistenza a domicilio per ben 11 mila bambini inguaribili, con accesso alla terapia del dolore. La legge, comunque, dovrebbe essere approvata entro il 2010.

Al momento, in media il 60% di questi piccoli ammalati è ricoverato in ospedale. In alcune regioni si arriva anche al 90% dei ricoverati. Ma, al di là del punto di vista strettamente medico e morale, sforziamoci di guardare l’aspetto economico della legge. Attualmente la spesa complessiva per i ricoveri è di 650 milioni all’anno, una cifra piuttosto elevata che potrebbe scendere di circa 90 milioni di euro all’anno se il ddl diventasse legge. E se i bambini potessero ricevere le cure a casa propria.

Il Ministro della Salute, a margine del convegno ha dichiarato: “Sono orgoglioso che, come gli altri Paesi d’Europa, l’Italia stia varando una nuova legge sulle cure palliative. Ma sono ancora più orgoglioso che il nostro Paese sarà il primo in Europa a sancire la specificità pediatrica nell’ambito delle cure palliative e della terapia del dolore“. E conclude: “Spero che le Regioni si impegnino nella fase di attuazione delle norme presenti in questo disegno di legge“.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.