Quante volte abbiamo detto che ai nostri amati cani manca soltanto la parola? Beh, a quanto pare, non siamo i soli a pensarlo.
I ricercatori dell’Università di Edimburgo, forti del fatto che i cani non sono molto loquaci, hanno deciso di condurre uno studio molto dettagliato su un campione di 20 mila cuccioli di Labrador Retriever per comprendere come dieta ed esercizio fisico influiscano sulla salute degli animali e sulla loro predisposizione alle malattie.
“Dogslife” è il primo studio nel suo genere e i proprietari dei cani, che prenderanno parte al progetto che durerà circa 12 mesi, dovranno aggiornare mensilmente una pagina web dedicata, presente sul sito “Dogslife”, con tutte le informazioni riguardanti il cucciolo: abitudini alimentari, esercizio fisico, salute.
La scelta del Labrador non è casuale ma dettata dalle esigenze: è infatti la razza più popolare ed allevata nel Regno Unito.
“I dati raccolti – commenta Dylan Clements, della Royal School of Veterinary Studies – ci aiuteranno a fornire un quadro di come i cani sono curati in Gran Bretagna. Speriamo di identificare, valutando lo stile di vita e la salute di un largo numero di esemplari, i fattori che contribuiscono alle malattie più comuni”.
I cuccioli per essere “reclutati” dovranno avere non più di 6 mesi di vita. Il team di esperti grazie al monitoraggio e all’analisi dei dati raccolti, potranno fornire preziosi consigli ai proprietari su come gestire, alimentare e curare i propri animali.
“Non sempre – aggiunge Caroline Kisko del Kennel Club – è possibile avere un quadro esaustivo della salute dei cani basandosi su quanto riportato dai padroni ai veterinari. Con questo studio vedremo come influiscono stile di vita e fattori ambientali nel tempo e assicureremo, attraverso l’educazione dei loro padroni, la migliore cura possibile”.
Insomma, che la marcia dei 20 mila abbia inizio, sperando che porti una ventata di nuove informazioni utili alla salute dei nostri amici a quattro zampe.
Lorenzo De Ritis