Oltre 50 tonnellate di dolci natalizi sono stati posti sotto sequestro dai Nas. A rendere noti i dettagli della maxi operazione è stato il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute. Le città più colpite dal sequestro sono state Milano e Torino. Sono state inoltre sospese numerose strutture di produzione di commercializzazione di prodotti dolciari ed è stata sequestrata anche un grandissima quantità materie prime destinate alla produzione dei dolci.
Una vera e propria stangata, quasi alla vigilia di Natale. Tra i prodotti ritirati dal commercio, si è saputo che in un biscottificio piemontese, sono stati trovati anche biscotti trattati con olio minerale paraffino/naftelnico, solitamente utilizzato nella produzione di materiali e di confezioni plastiche, ma anche usato poer i cosmetici e i prodotti farmaceutici.
Tale sostanza deriva dalla raffinazione del petrolio ed è stata trovata nei savoiardi, negli amaretti e nei krumiri. Il suo utilizzo era legato al fatto che riusciva a prevenire l’imbrunimento dei biscotti, causato dal contatto diretto con le forme metalliche in cottura. Oltre 2 mila sono state le confezioni di biscotti sequestrate insieme a 600 litri di olio.
Questo il bilancio dei Nas a seguito della maxi operazione: la sospensione di ben 13 strutture di produzione e commercializzazione, il sequestro, già anticipato, di 50 tonnellate di dolci dal commercio e l’ulteriore sequestro di oltre 17mila confezioni di prodotti dolciari tipici delle festività natalizie, insieme a 9 tonnellate di materie prime destinate alla loro produzione tra cui farine, frutta secca, zuccheri ed edulcoranti.
LA diffusione di questa pratiche è ancora più forte nel periodo natalizia, in cui la selettività del consumatore si abbassa e si acquistano più facilmente i dolci. Propriuo per questo, l’intervento dei Nas in questo periodo diventa fondamentale per la nostra salute.
Francesca Mancuso